Il primo dei Mesi scolpiti da Benedetto Antelami è quello dell’Annunciazione, Marzo (che anticamente segnava l’inizio del calendario per molti comuni italiani): il mese del ricominciamento dopo l’inverno è rappresentato da un giovane che suona l’olifante, forse per risvegliare la natura dal letargo o forse per simboleggiare i venti impetuosi che soffiano in questo periodo dell’anno.
Benedetto Antelami (1150 ca – 1230 ca), scultore e architetto originario della Val d’Intelvi (Como), realizzò le sculture ad altorilievo del “Ciclo dei mesi” per decorare il Battistero di Parma, capolavoro romanico-gotico edificato fra il XII e il XIII secolo.
Sono immagini innovative, ricche di particolari descrittivi, che raffigurano i segni zodiacali e personaggi al lavoro: è il lavoro – soprattutto quello agricolo, prevalente nel Medioevo – che segna il tempo dell’anno, così come ogni giornata è ritmata dal suono delle campane, che indicano le ore del dì e le ore della preghiera. «Ora et labora», aveva insegnato san Benedetto. Ecco, l’opera dell’Antelami può essere letta anche solo alla luce di questa esortazione.
Ma c’è anche un re, come l’Aprile chiomato che tiene un fiore in una mano e un ramo nell’altra; o l’uomo a cavallo, forse un soldato col falcetto, che rappresenta Maggio, il mese in cui si andava in guerra; o il vecchio bifronte, Gennaio, perché, secondo il calendario civile, segna la fine e l’inizio dell’anno.
Il giovane con la zappa è Febbraio.
Il Ciclo dei mesi è concluso, ma la terra è pronta a dare i suoi frutti per il ricominciamento.

Febbraio

Marzo

Aprile

Maggio

Giugno

Luglio

Agosto

Settembre

Ottobre

Novembre

Dicembre

Interno del Battistero di Parma

Antelami e il Ciclo dei Mesi: di inizio in inizio
