Brent de l’Art, inferno e paradiso

Si chiamano “Brent de l’Art”, espressione che nel dialetto locale – siamo in Valbelluna, nei pressi di Sant’Antonio Tortal, piccola frazione di Trichiana, in provincia di Belluno – significa grosso modo “la piena dell’Ardo”, laddove Ardo è il nome del torrente che in alcuni tratti del suo breve e impetuoso viaggio – dodici chilometri prima di confluire nel Piave – corre incassato sul fondo di spettacolari canyon.
Queste gole cupe e umide – costruite dal lavorìo dell’acqua nel corso di almeno 12mila anni – sono strette tra incombenti pareti costituite da formazioni calcareo-marnose di color rosso mattone e da rocce di color cenere.
Per certi aspetti, le curve e stratificate forre possono richiamare alcuni luoghi descritti nell’Inferno dantesco. Ma sono un paradiso per i geologi. E per tutti coloro che amano lasciarsi stupire dalla formidabile bellezza della natura.
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